Gli oltraggi fatti a Dio

Tre sono i grandi interessi che Gesù venne a promuovere sulla terra avvilita e deturpata da iniquità, la gloria del suo Padre perduta o rapita anche da più basse creature; salvezza delle anime che combattute da mille passioni cadevano nella schiavitù di Satana; la gloria della Chiesa costruita sulla rovinante Sinagoga insufficiente ad additare giustizia, verità. Ma come cambiaronsi le cose dal giorno che Gesù, compiuta questa missione, tornò al cielo con giubilo. Come sono stati trascurati e vilipesi questi interessi meritati e affermati col suo sangue [...] senza numero vanno gridando nolunus hunc Deus non est. La Russia e il congresso. Folle che assaltano e seguono e maledizioni che partono dalla terra e ridiscendono in castigo dal cielo e in dannazione eterna. Richiamo della Chiesa ma è schernita. Il Pontefice e i [...] propone rimedi, per risanare popoli, società, famiglie e individui, ma riceve insulti che, se non distruggono Dio, ne contristano in modo da far perdere la beatitudine. Tali empietà offendono Dio, trafiggono il cuore di Gesù che, anzi, offre a Dio perdita di anime e persecuzioni alla Chiesa, sono le più potenti fonti di dolore al suo cuore. Sono cause di grande dolore. Infatti misura del dolore è l'amore, onde più grande e intenso è l'affetto con cui si ama l'oggetto, più grande e intenso è il dolore che si prova per i mali che colpiscono l'oggetto. Ora l'amore Eucaristico è tutto incendio, ardore per l'eterno Padre, per cui straziante l'affanno alla vista delle offese degli uomini verso Dio. Perché ama ardentemente il Padre, l'affetto cresce in proporzione di santità sia dell'amante che dell'oggetto amato. Ora l'oggetto è Dio stesso quindi identica santità onde amore infinito. Se l'amante è Dio stesso quindi infinitamente santo; onde, se l'amore dell'oggetto amato dell'amante è grande, tale l'affanno.

Perché si offende Gesù? Fine della sua missione la sua maggior gloria, l'incarnazione [è] diretta a restituire l'oltraggio fatto a Dio onde preciso compito di Gesù in terra e nell'Eucarestia è quello di ricondurre l'uomo all'adorazione di Dio. Ma l'uomo resiste, torna al fango, e impreca a Dio. Ecco allora il fallimento dell'interesse di Gesù: Tristis anima mea ad mortem! Fino a ricondurre l'uomo a Dio ma quanti attentati alla stessa divinità dal demonio, quante profanazioni. E come i cattolici sono freddi! Gesù può dire: si inimicus meus maledixisset, sopporterei.

Servo di Dio don Ambrogio Grittani